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Ordino di scartare bimbi ''difettati''. Firmato: il giudice dei minori

03 dic 2013
E no, imperfetto no! Passi che il bimbo da adottare sia straniero, passi che abbia avuto già le sue belle batoste dalla vita, roba che lascia sempre i suoi bei segni, e sono grane, lo dicono tutti, "chi te lo fa fare?". Passi che sia uscito chissà da quali lombi, passi che nemmeno ti assomiglia... Però che sia in salute, almeno questo, no?

E allora via, scartare i pezzi difettati. Che sia "perfettamente sano", il bimbo da adottare. Mica per lui. Per te che vuoi un bambino, e non te lo ha mandato la cicogna, che arriva ciò che arriva, e non puoi scegliere. E invece, se puoi scegliere (in barba al principio che l'adozione dovrebbe tutelare i bambini e non i genitori), non è meglio se te lo prendi "giusto", confezionato a puntino, senza difetti, selezionando bene nel catalogo degli orfanotrofi, nonché della natura? Consiglio da amico. Anzi, da magistrato minorile.

Più che consiglio, prescrizione: la sancisce una incredibile sentenza del Tribunale dei Minori di Roma. Autorizza una coppia ad adottare, ma nel decreto di idoneità dichiara che il bimbo dev'essere "perfettamente sano". Sì, proprio così. Metti abbia qualche diottria in meno, si sa come finisce, visite, oculisti, e poi non è carino, portarsi in giro un bimbo con gli occhiali. Metti abbia la pelle delicata, e allora arrossamenti, pomate, dermatologi, spese, dio sa cosa, e poi non è carino un bimbo dall'epidermide che non sia tutta bella e bianca come il latte, da baciare. Metti abbia i denti storti, o che sia propenso ai raffreddori o al mal di testa, o delicato di stomaco o intestino, o fragile di ossa, oppure inquieto per quel suo tempo precoce di abbandono e di dolore, e allora devi raddoppiare le cure le carezze le attenzioni, e poi ti guarda con quegli occhioni liquidi e smarriti, e ha il pianto facile, e sono notti insonni, e son fastidi, tempo, scocciature.

E dunque, ordina il giudice (quello chiamato a tutelare gli interessi dei minori, proprio lui): che scelgano bene, gli aspiranti genitori. Certificati medici, disamina scrupolosa del "prodotto", sguardo attento, garanzie. "Sentenza discriminatoria, in violazione dell'articolo 3 della Costituzione", tuona l’AiBi, Amici dei Bambini, Ong che combatte l'abbandono minorile attraverso l'adozione internazionale, l'affido e il sostegno a distanza. L'AiBi ha rivelato il caso, e lo ha denunciato in un esposto alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione."Palese discriminazione - accusa l'AiBi - sulla base delle condizioni personali, e in particolare sullo stato di salute, nei confronti dei minori. Impossibile non ravvisare, in questo riferimento alla salute del bambino, un vago e inquietante richiamo, seppure inconsapevole, a ideologie puriste, di triste memoria. E poi..chi può considerarsi "perfettamente sano"? E sulla base di quali requisiti? La perfezione non è di questo mondo".

Già, non lo è proprio. Pensate un po': se un bimbo potesse scegliersi i genitori, biologici o adottivi... Pensate quanti verrebbero scartati in partenza, con il consiglio di occuparsi di altro, di allevare conigli o coltivare piante, che fare le mamme ed i papà non è il caso, proprio no. Così come non lo è neppure fare i giudici, talvolta. E dei minori, poi. Ci sono altri mestieri. Si fanno sempre danni, ma un po' meno. Magari non c'entrano i bambini.

Fonte: www.ilmessaggero.it del 29 novembre 2013