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Blocco delle adozioni in Congo: ''Nessuna irregolarità''

13 dic 2013
Il NAAA respinge ogni accusa riguardo il rientro di due famiglie in Italia

"Non c’è stata alcuna irregolarità. Le nostre due coppie hanno seguito la procedura prevista, riuscendo a rientrare in Italia il 5 dicembre". La presidente del NAAA, Maria Teresa Maccanti, respinge le accuse mosse in seguito al caso delle 24 famiglie italiane ancora bloccate nella Repubblica Democratica del Congo insieme ai loro neo-figli adottivi. "Pensiamo che il fatto di avere soltanto due coppie in loco abbia favorito il rientro da parte delle autorità congolesi – prosegue la Maccanti – proprio quel giorno, praticamente in tempo reale, durante una riunione a Roma alla Cai, è stata data subito comunicazione alla Commissione per le adozioni internazionali, ai funzionari del Ministero e agli enti presenti, operativi nella Repubblica Democratica del Congo, dell'imminente rientro delle nostre famiglie, che avevano già avuto il via libera dall'Ambasciata. Rigettiamo quindi con forza ogni tipo di accusa: qualora continuassero le diffamazioni, non escludiamo un intervento per vie legali". La presidente del NAAA auspica infine che tutte le coppie italiane possano rientrare presto a casa insieme ai loro figli. "Non abbiamo ritenuto opportuno comunicare pubblicamente il rientro delle nostre due coppie in Italia perché crediamo che sia meglio non fare troppo scalpore, senza farci quindi pubblicità, comportamento tra l'altro condiviso e concordato durante la riunione presso la Cai. Sollevare polemiche inesistenti non serve a nulla – conclude Maria Teresa Maccanti - lasciamo che i diplomatici facciano il proprio lavoro".