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Rimborsi adozioni, la Boschi lascia aperto uno spiraglio

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri: "Una volta terminato il lavoro sul 2011, valuteremo quante risorse ulteriori serviranno"

Rimborsi adozioni, la Boschi lascia aperto uno spiraglio
03 ott 2017

Sembra esserci uno spiraglio per quelle famiglie che hanno concluso l’adozione dopo il 2011: la speranza, quindi, è di poter ottenere i rimborsi delle spese sostenute per poter abbracciare il proprio figlio. A lasciare aperta la porta è Maria Elena Boschi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, all’indomani della Terza Conferenza Nazionale sulla Famiglia che si è tenuta a Roma. Intervistata da Vita, l’ex ministro è ottimista: “La dottoressa Laura Laera (la nuova vicepresidente della Cai, ndr) sta lavorando con la presidenza del Consiglio dei ministri per i rimborsi del 2011 – ci tiene a precisare la Boschi – e le risorse ci sono. Per gli anni successivi si tratta di individuare ulteriori risorse ma forse, direi, anche di valutare criteri diversi che tengano conto delle famiglie con maggiori difficoltà economiche. Valutiamo come, ma certamente vanno rivisti criteri oggi indifferenziati. Le risorse per il 2011, lo ribadisco, ci sono. Una volta terminato il lavoro sul 2011, valuteremo quante risorse ulteriori serviranno”. Parole, quelle della Boschi, che riaccendono la speranza dopo anni di difficoltà tanto che la fiducia, da parte delle famiglie e delle coppie verso l’adozione internazionale, è sembrata venire meno. “Da parte nostra c’è ottimismo in merito all’operato di queste prime settimane della neo vicepresidente della commissione – conclude la presidente del NAAA, Maria Teresa Maccanti – e, vista anche l’apertura sia da parte della stessa Laera che del sottosegretario Boschi, continueremo a porre l’attenzione su questo aspetto in tutte le sedi istituzionali”.