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Sostegno a distanza: insieme si può fare di più

A partire dal 2015, anche i gruppi di persone possono aiutare i nostri bimbi.

15 gen 2015

A partire dal 2015, anche i gruppi di persone possono aiutare i nostri bimbi.Per aiutare un bambino basta meno di un caffè al giorno. Nel mondo ci sono centinaia di migliaia di minori che hanno bisogno di un sostegno per nutrirsi, andare a scuola, avere cure mediche e, soprattutto, vivere con la propria famiglia. Per questo il NAAA, da tempo ormai, ha deciso di dar vita ai sostegni a distanza. E con l’arrivo del nuovo anno non mancano le novità: a partire dal 2015, infatti, anche un gruppo di persone può sostenere a distanza i nostri piccoli. Ovvero? Un intero nucleo familiare, un team di colleghi di lavoro, una società sportiva, i genitori di una classe scolastica, i soci di un’associazione: sono questi i soggetti, giusto per fare qualche esempio, che possono aiutarci a prevenire l’abbandono di minori che vivono in situazioni di estrema vulnerabilità: orfani di uno o entrambi i genitori, oppure bambini che vivono con tutori. Oltre a garantire la sussistenza tramite la distribuzione di alimenti e generi di prima necessità, il NAAA interviene nel sostegno scolastico dei minori attraverso il pagamento delle rette, l’acquisto di divise e l’acquisto del materiale didattico. Il sostegno a distanza permette così al minore di continuare a vivere nel proprio Paese di origine e, dove possibile, nella propria famiglia garantendo il soddisfacimento dei bisogni essenziali: un’alimentazione sana e completa, l’istruzione e la possibilità di accedere ai servizi sanitari.

Quest’anno, poi, si sono aggiunti due Paesi ai nostri Sad: due realtà profondamente diverse, ma ambedue martoriate, ovvero Haiti e Repubblica Democratica del Congo. E proprio per la situazione gravissima dell’infanzia in queste due realtà, abbiamo deciso di sostenere i bambini che vivono negli istituti. Purtroppo i contributi statali sono pochissimi nel centro America ed inesistenti in Africa, così i bambini non ricevono le cure mediche e il cibo di cui hanno bisogno. Si tratta di un’emergenza umanitaria, a cui dobbiamo dare risposte immediate. Per farlo, però, abbiamo bisogno del vostro aiuto.