Cooperazione: tanti i progetti promossi in Africa e Asia
Paola Riccardi: “Sono sempre di più i bambini che hanno bisogno di un aiuto”.
Africa e sud est asiatico. Senza dimenticare l’Italia. Il NAAA non si occupa soltanto di adozioni, ma anche di cooperazione internazionale. Sono cinque i Paesi in cui sono attivi i progetti promossi dall’Ente: Repubblica Democratica del Congo, Togo e Senegal, oltre a Vietnam e Cambogia.
Quattro le iniziative in corso in Congo: “Scuole senza confini per la scolarizzazione dei minori” , rivolto ai bambini ed ai genitori che vivono nella zona di N’Selé. “Lo scopo è quello da un lato di sostenere la scolarizzazione dei bambini tramite il supporto scolastico – spiega la responsabile Cooperazione e Sviluppo del NAAA, Paola Riccardi – e dall’altro quello di aiutare le famiglie a iniziare un’attività produttrice di reddito in modo da renderli autonomi da aiuti esterni” . Continua poi l’impegno per “La casa di N’Selé” , a Kinshasa, dove nel corso del 2014 è proseguito il sostegno per i bambini orfani e di strada.“La struttura, attualmente, accoglie 38 bambini – prosegue la Riccardi – e il sostegno riguarda l’alimentazione e le cure sanitarie dei minori”. Prosegue anche il progetto “La scuola sotto l’albero” , che prevede la realizzazione di una piccola scuola informale per i bambini orfani o abbandonati che sono ospitati della Casa di N’Selé. “I minori ospitati sono di età compresa tra i 2 e i 12 anni – continua la responsabile Cooperazione e Sviluppo – Pochissimi di loro hanno già frequentato la scuola e quasi tutti non parlano il francese, ma quasi esclusivamente il Lingala, ovvero la lingua locale. È fondamentale che i bambini, specialmente quelli più grandi, frequentino una scuola informale che permetta loro di recuperare il tempo perduto prima di essere inseriti in una classe della scuola pubblica”. Infine è grande l’impegno per il centro “La Santé” , nella municipalità di N'Selè, a Kinshasa. “Si tratta di un centro sanitario – sottolinea la Riccardi – rivolto principalmente a donne e bambini. Grazie ad un finanziamento NAAA, il centro è stato attrezzato di strumenti medici e sanitari”.
In Togo, invece, nel 2014 è stato implementato e si è concluso il progetto “Un futuro per il Togo” , una serie di attività creatrici di reddito per il sostegno dei bambini dell’istituto “Au secours des enfants miséreux” e per le donne di Sotouboua. Sono stati realizzati alcuni laboratori allo scopo di realizzare una piccola produzione che, una volta soddisfatta la richiesta interna per i bambini, prevede la vendita delle eccedenze. “Abbiamo creato un laboratorio di cucito e parrucchiere – evidenzia la Riccardi – per permettere non solo ai ragazzi del centro ma anche della zona di apprendere un mestiere e abbiamo installato poi un mulino per la trasformazione del grano. A fine 2014 i laboratori sono tutti attivi e hanno iniziato a produrre un piccolo reddito ed è iniziata la formazione dei ragazzi più grandi dell’istituto”. L’altra iniziativa è “Ulcera di Buruli, un aiuto ai bambini del Togo” . L’ulcera di Buruli non è una malattia mortale, ma è altamente invalidante. “Circa il 70% dei malati sono bambini sotto i 15 anni – dice la responsabile Cooperazione e Sviluppo del NAAA – La mortalità causata dalla malattia è bassa ma le gravi malformazioni e i forti handicap motori causati, influenzano fortemente la qualità di vita dei bambini: se non curata in tempo, vi è la possibilità che l’ulcera intacchi le ossa, con grave pregiudizio per la salute. Il progetto prevede l’assunzione in carico da parte dell’ospedale di un numero sempre maggiore di bambini affetti da Ulcera di Buruli, possibilmente in fase iniziale. Inoltre i medici si recheranno nei villaggi della zona per azioni di sensibilizzazione nei confronti della malattia”.
Sempre restando nel Continente Nero, in Senegal – in collaborazione con l’associazione ”La Forza di un Sorriso” , il NAAA partecipa alla realizzazione di una pouponnière a Mbodiene. La casa accoglierà 30 bambini da 0 a 3 anni, minori abbandonati in via definitiva o affidati provvisoriamente alla struttura. “L'obiettivo è quello di reintegrare il bambino nella famiglia d'origine – dichiara la Riccardi – o, qualora non fosse possibile, di affidarlo a una famiglia adottiva, nel più breve tempo possibile”.
Per quanto riguarda l’Asia, invece, in Cambogia continua anche nel 2014 il progetto “Per chi suona la campanella?” , che prevede attività di sostegno scolastico ai bambini dell’istituto di Kompong Thom. Attualmente 144 bambini frequentano la scuola del villaggio, dal 1° al 12° grado. “Nel corso del 2014 abbiamo provveduto a fornire materiale scolastico ai bambini – precisa la responsabile Cooperazione e Sviluppo del NAAA –In particolare sono stati acquistati 1842 quaderni, 54 kit di strumenti geometrici, 73 righelli, 91 gomme, 73 kit di matite colorate e 45 dozzine di pennarelli per le lavagne” . Tre, invece, le iniziative in corso in Vietnam. “Bambini invisibili” : moltissimi bambini sono sprovvisti di documenti e per loro ogni giorno è una lotta, perché non esistono ufficialmente. “Senza documenti – spiega la Riccardi – i bambini non possono andare a scuola, gli adolescenti e adulti non possono ottenere lavoro, le famiglie non hanno accesso ai servizi, non possono affittare una casa, aprire un conto corrente. Il progetto, in collaborazione con la fondazione Blue Dragon di Hanoi, si propone di dotare i bambini dei documenti legali” . Prosegue anche “Bambini in Vietnam”. Tutti i bambini di strada soffrono la fame l'ambiente in cui vivono non è salutare. “Si cerca di trovare bambini resi schiavi nelle fabbriche e nei bordelli e si cerca di liberarli, ospitandoli nel centro della fondazione Blue Dragon – dice la responsabile Cooperazione e Sviluppo – ed abbiamo iniziato un piano di sostegno alimentare per i bambini del centro” . Infine, continua “Biciclette per la scuola”. Grazie al sostegno a distanza, molti bambini hanno la possibilità di andare a scuola. “Spesso però la scuola è molto lontana – svela la Riccardi – e i bambini devono camminare anche due ore. Grazie a questo progetto, nel 2014 hanno ricevuto una bicicletta 16 bambini” . Sempre in Vietnam, il NAAA sostiene l’istituto Tuyen Quang. “Nel corso del 2014 è iniziato un programma di sostegno per i bambini ospitati all’interno della struttura – conclude la responsabile Cooperazione e Sviluppo – in particolare sono stati acquistati generi alimentari (116 scatole di latte in polvere), 50 biberon, abiti per i più piccoli, medicinali, giocattoli, una lavatrici e stufette elettriche”.
Il NAAA, però, ha attivato alcuni progetti anche sul territorio nazionale. Come “AAA Adolescenti Adottati Armoniosi cercasi” , in Lombardia, che nasce dal bisogno espresso da genitori di ragazzi adolescenti e pre adolescenti adottati e da insegnanti di avere nuovi strumenti idonei per affrontare questo periodo delicato nella vita dei loro figli e allievi. In Sardegna, invece, è stata la volta di “La Casa di Thanan” , legato alla multiculturalità, all'educazione allo sviluppo e realizzazione di una mostra di manufatti creati dagli studenti sul tema “La casa nel mondo”, coinvolgendo più di trecento studenti, centoventi insegnanti di sette Comuni nelle vicinanze di Samugheo. Nelle Marche, invece, l’Ente ha promosso un ciclo di incontri sulla salute dei bambini adottivi rivolto agli aspiranti genitori adottivi riguardanti la cooperazione internazionale e la situazione dell’infanzia nel mondo, il percorso adottivo e il sostegno alla famiglia e l’adozione di bambini con bisogni speciali.
E nel 2015 non mancheranno altre iniziative a sostegno dei bambini in difficoltà. Come il progetto “Gaia”, un aiuto alla Cambogia per una produzione agricola sostenibile con la creazione di attività produttrici di reddito presso 100 famiglie cambogiane e presso l’orfanotrofio di Khompong Thom. “C’è sicuramente ancora molto da fare – conclude Paola Riccardi – per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti affinché si possa offrire un futuro migliore a centinaia e centinaia di bambini non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma anche a due passi da casa nostra”.