Cambogia, l'importanza del sostegno a distanza
Paola Riccardi: "Ci sono però ancora tanti bambini che avrebbero bisogno di un aiuto"
La recente missione in Cambogia della responsabile Cooperazione, Paola Riccardi, è stata anche l’occasione per incontrare le famiglie sostenute attraverso il sostegno a distanza. Tanti i villaggi visitati, tra cui Kra Chab, Prey Banlich, Snao, Thnal Bek, Sra yove Cheng. “Le case sono molto differenti – racconta Paola Riccardi – alcune molto povere e altre dove si intravede qualche piccolo segno di miglioramento. Le situazioni familiari sono molto varie: spesso il marito è assente perché ha abbandonato la famiglia o perché emigrato in Thailandia per cercare lavoro, a volte invece le mamme rimaste sole sono costrette ad assentarsi per lavorare, lasciando così i bambini alle cure di nonne, zie o dei vicini”. Tutti i bambini aiutati attraverso il sostegno a distanza incontrati durante la missione frequentano la scuola e ricevono le cure sanitarie in caso di bisogno. Ogni mese Lam, la responsabile del NAAA a Kompong Thom, incontra gli insegnanti per assicurarsi della frequenza e dei risultati scolastici, così da intervenire tempestivamente qualora ci fosse necessità. “Sono molto contenta della gestione dei nostri sostegni a distanza – prosegue la responsabile Cooperazione – la nostra referente nel Paese, Martina Cannetta, e tutto il personale cambogiano sono sempre attenti a tutte le esigenze e ci segnalano prontamente gli eventuali problemi”. Non manca, infine, un appello: “Accanto ai nostri bambini, però, ce ne sono tanti che non ricevono alcun aiuto e ne avrebbero davvero molto bisogno. Sono tanti infatti i minori in attesa di un sostenitore, purtroppo non solo in Cambogia”, conclude Paola Riccardi. Per maggiori approfondimenti è possibile visitare il sito NAAA, nella sezione “Sad”, dov’è possibile trovare tutte le informazioni sui bambini che hanno bisogno di un aiuto.