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apr
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NAAA Onlus

Francesca Ngoc

Famiglia Capella Barbetta

Francesca Ngoc
15 dic 2004

Il nostro “viaggio” e’ iniziato sul finire dell’estate del 2000; esattamente il 9 settembre consegnavamo la domanda di adozione al Tribunale dei Minori di Milano armati di grande entusiasmo e forza, ma pieni anche di tante incertezze e domande...Oggi, a due anni di distanza, non possiamo che confermare quanto spesso abbiamo sentito ripetere da altre coppie adottive che abbiamo incontrato durante il nostro cammino: nessuna fatica, nessun lungo periodo di attesa, nessuna ansia e’ paragonabile alla grande gioia e all’emozione che si vive nel momento dell’incontro con proprio figlio/a e in ogni giorno che trascorriamo insieme a lei o lui. Ma ritorniamo a quel 9 settembre, alla fine delle ferie estive, alla ripresa del lavoro, dei soliti impegni; per noi in quell’autunno iniziava pero’ qualcosa di nuovo e di grande che ci avrebbe portato a volare per chilometri e chilometri a conoscere ed ad accogliere il sorriso splendido di Francesca Ngoc. Grazie alle nuove disposizioni di legge per le quali i tempi si sono accorciati rispetto a quanto succedeva qualche anno fa, ad aprile correvamo gia’ in Tribunale a ritirare il nostro decreto di idoneita’. Che conquista! E adesso? Consultando l’elenco degli Enti Autorizzati e grazie alle informazioni ricevute da altre famiglie adottive, siamo andati a conoscere personalmente alcune di queste associazioni tra cui anche il NAAA. L’approccio e la cordialita’ con cui siamo stati accolti ci hanno spinto subito ad iscriverci all’associazione e ad iniziare questa nuova fase del nostro percorso insieme a questi nuovi amici del NAAA. Dapprima il seminario “Zig Zag” in cui abbiamo cominciato a conoscere i bambini e i paesi verso cui potevamo dirigerci, poi la conferma della nostra destinazione, il Vietnam, successivamente il corso “Paese che vai” e l’abbinamento ed eccoci il 10 marzo 2002 in partenza da Malpensa alla volta di Hanoi per incontrare una bellissima vietnamita di soli tre mesi! Il giorno in cui abbiamo ricevuto l’abbinamento pensavamo, come si suole dire, di toccare il cielo con un dito; Stefano aveva compiuto gli anni proprio in quei giorni e la telefonata di Giancarlo che ci convocava a Cirie’ per darci buone notizie non poteva essere regalo piu’ gradito. Il 5 febbraio abbiamo visto per la prima volta, in fotografia, la nostra bimba, un viso pacioccone e due occhi da furbetta. Da quel momento e’ scattata la corsa ai preparativi per la partenza che si supponeva dopo un mese circa, e difatti eccoci a marzo in Vietnam. Il viaggio di andata e l’arrivo nella capitale sono andati benissimo. Ma alle porte si presentava gia’ una difficolta’, la cerimonia non si sarebbe svolta prima di venerdi’ ed era appena lunedi’. A noi che eravamo impazienti di abbracciare la piccola sembrava un’eternita’. Come avremmo trascorso quei giorni? Sono stati sicuramente i giorni e le notti piu’ lunghe della nostra vita. Abbiamo fatto i turisti per la citta’. Abbiamo visitato alcuni dei laghi di cui Hanoi e’ ricca, il Tempio della Letteratura che consigliamo vivamente di visitare, il Mausoleo di Ho Chi Minh, le vie e i negozi colmi di ogni cosa. Abbiamo visto da vicino la poverta’ e l’abbandono, donne molto laboriose che con fatica portano sulle spalle il loro bilanciere trasportando verdura, frutta o oggetti da vendere in citta’. Ma mentre cercavamo di fotografare non solo con la macchina fotografica, ma anche con la nostra memoria il Vietnam che stavamo visitando, la nostra mente in quei giorni non pensava che alla piccola, stava bene? Cosa stava facendo? Dov’era? Ecco finalmente arrivare venerdi’ 15 marzo, il giorno fissato per la cerimonia. Il cielo era grigio, come spesso accade ad Hanoi, e Bobo di buon mattino con il pulmino e’ venuto a prenderci all’Hotel Claudia per accompagnarci a Thai Nguyen, provincia d’origine della nostra bambina. Thai Nguyen dista una settantina di chilometri da Hanoi spostandosi verso Nord. Qui nella sala della Casa del Popolo si e’ svolta la cerimonia ufficiale di adozione e qui incontriamo e abbracciamo il nostro piccolo sole d’Oriente. Francesca Ngoc si presenta subito come una bimba serena, tranquilla e soprattutto mangiona; il biberon di latte e’ infatti sempre graditissimo. Grazie all’aiuto della Signora Thui e di tutto il suo staff e alla presenza delle altre coppie italiane che hanno viaggiato con noi e di quelle che abbiamo conosciuto in albergo abbiamo trascorso la nostra permanenza in Vietnam in un ambiente davvero familiare. Fortunatamente la preparazione dei documenti per la piccola negli uffici vietnamiti si e’ svolta nei tempi previsti grazie anche alla tempestivita’ e all’intraprendenza di Bobo. Abbiamo ricevuto senza intoppi via fax l’O.K. della Commissione di Roma (non mi dilungo a raccontarvi i salti di gioia di quella sera). L’unica nota dolente e’ stato il ritardo dell’Ambasciata Italiana nel rilascio dei visti tanto che la nostra partenza per l’Italia e’ dovuta slittare rispetto a quanto previsto e ahime’ abbiamo dovuto acquistare nuovi biglietti aerei. Abbiamo viaggiato con la Vietnam Airlines facendo scalo a Dubai e accumulando ore di ritardo cosi’ che siamo atterrati a Malpensa nel pomeriggio invece che al mattino. Alla partenza da Hanoi l’abbraccio con la Signora Thui ci ha fatto commuovere, sentivamo nel salutarla che con lei stavamo lasciando qualcosa che era ormai diventata parte di noi durante quei giorni. Naturalmente eravamo felici di tornare a casa con Francesca Ngoc, ma nello stesso tempo si era stabilito un legame con la gente e una familiarita’ con le varie situazioni che ci dispiaceva perdere. Il ricordo di quelle giornate rimarra’ sempre nei nostri cuori. All’arrivo a Malpensa la piccola Francesca Ngoc ha conquistato con il suo sorriso nonne e nonni, cuginette e cuginetti, zie e zii. Anche oggi continua ad essere molto cordiale e giocherellona con tutti. E’ davvero una bambina speciale. Alla mattina si sveglia nel suo lettino con il sorriso sulle labbra e la sua risata e’ contagiosa. Non possiamo dimenticare, nel concludere il nostro diario, di dire grazie al NAAA che ci ha permesso e ci ha aiutato a realizzare il nostro desiderio, grazie alle famiglie adottive che abbiamo incontrato durante il nostro cammino per i preziosi consigli ricevuti ma soprattutto grazie a Francesca Ngoc di essere con noi, fin dal primo momento che ti abbiamo vista hai acceso una luce nei nostri occhi, sei il nostro piccolo sole d’Oriente che ci scalda il cuore e da’ vita alle nostre vite.