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La nostra Asia

Fam. Vetri Achilli

La nostra Asia
09 mar 2005

Siamo tornati dal Vietnam ormai da 6 mesi ma il ricordo delle emozioni provate dal giorno in cui abbiamo conosciuto per fotografia la nostra Asia (Viet Trinh) e' ancora vivissimo in noi e …un po’ ne abbiamo nostalgia: le corse ai preparativi, la cameretta, i vestitini e la partenza imminente, la valigia e la grande voglia ma anche l’ansia di abbracciarla finalmente. Il giorno della Cerimonia del Dare e dell’Avere e' arrivato in un “battibaleno”. Alle 6 del mattino siamo tutti in piedi ed io e Mauro ed altre due coppie di amici di Milano aspettiamo Bobo nell’atrio dell’hotel Claudia: dormono tutti, anche il Budda nel suo altarino di legno! Sul pulmino per Thai Nguyen i cuori sobbalzano sempre piu' forte nel nostro petto e non si sente altro che il loro tamburellare e la voce di una signora vietnamita a cui abbiamo dato un passaggio, forse una funzionaria che poi sara' con noi alla cerimonia. Arrivati alla Casa del Popolo la sala adibita alla Cerimonia e' vuota, cosi' attendiamo le bambine e i funzionari affacciati ad un balcone che da' su un cortile un po’ tetro e squallido ma in quel momento non pensiamo ad altro che ad avvistare qualche donna con un fagottino in braccio. Sono le 8.30 e dopo mezz’ora non si vede ancora nessuno, gli attimi sono interminabili e i minuti un’eternita'! Cosi' “rassegnati”, io e Mauro pensiamo di ingannare l’attesa e ci sediamo cercando di conversare e scherzare con alcune coppie di americani nel frattempo sopraggiunte con i loro bambini. Ad un certo punto, arriva una contadina sui 45 anni e Bobo grida: “Viet Trinh” subito io e Mauro scattiamo in piedi e storditi dall’emozione rimandiamo “e' la nostra!” e mi viene messo in braccio un fagottino avvolto in una coperta verde a quadri bianchi da cui sbuca un faccino piccolo piccolo e tanto grazioso che dorme placido…. Non so descrivere l’emozione provata, ma so che tutti voi sapete di cosa sto parlando e se ancora non lo sapete vi auguro presto di provarla perché e' felicita' allo stato puro!!!! Dopo pochi minuti mi rendo conto che la bimba ha indosso uno strato di vestitini e pigiamini umidi, sporchi e un po' puzzolenti, la signora me li richiede indietro ed io l’accontento, Asia emana un odore non del tutto piacevole e non vedo l’ora di tornare in hotel per farle un bagnetto e metterle dei vestini puliti. Dopo le firme e i discorsi di rito, la Cerimonia termina e risaliamo sul pulmino con le bimbe che dormono beate. Io e Mauro ci guardiamo e negli occhi l’uno dell’altro leggiamo una felicita' mai vista prima. Arrivati in hotel Miss Thui esamina con cura le bambine e ci da' il benvenuto accogliendoci con un bel cesto di fiori, ma…comincia la nostra avventura di “genitori in erba”: la bimba si sveglia, piange, preferisce stare in compagnia di qualcuno che le parli in vietnamita, per fortuna miss Thui e i ragazzi che l’aiutano sanno subito come calmarla, e poi… Asia ha una gran fame, mangia ogni ora, ci mette alla prova coi suoi pianti disperati e ci tiene ben occupati con le sue richieste anche se nel giro di poco tempo impara a conoscerci e a capire che l’amiamo. Gia' dopo qualche giorno ci sorride e sta volentieri con noi ma non siamo convinti che ci riconosca come figure importanti o addirittura i suoi genitori come invece qualcuno di noi. A distanza di mesi mi rendo conto come l’attaccamento reciproco sia diventato veramente grande e posso dire che nel nostro caso avevamo ragione perché e' ora che si puo' notare come anche per noi che inizialmente avevamo un amore tenero e sicuramente grande l’attaccamento ad Asia e' cresciuto in modo notevole. Ora la nostra storia quotidiana e' scandita dai soliti ritmi che ti impongono una bimba di pochi mesi, da una vita quasi simbiotica e dai ricordi del Vietnam sicuramente edulcorati dai lati negativi che possiamo aver incontrato (clima caldo, attese, burocrazia, funzionari d’ambasciata insensibili eccetera eccetera) ma che sicuramente non sono stati un prezzo troppo alto da pagare per riportare a casa con noi la felicita': Asia!