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Tempo di presentazione per "Play 4 Nepal"

Svelato in Comune a San Carlo l'evento promosso per domenica 24 maggio dai Blitz

Tempo di presentazione per "Play 4 Nepal"
Foto: Gli organizzatori della giornata insieme agli amministratori comunali
18 mag 2015

E’ partito il conto alla rovescia verso “Play 4 Nepal”, la manifestazione di Football Americano promossa dai Blitz, presentata ufficialmente sabato 16 maggio nella sala consiliare del municipio di San Carlo. “Il Comune non poteva rimanere indifferente – esordisce il sindaco Ugo Papurellovisto che si tratta di un’iniziativa di grande valore. Crediamo sia importante quindi dare una mano alla popolazione nepalese, duramente colpita da questa tragedia”. In campo, per l’occasione, ci saranno gli Under 13 di casa, pronti a sfidare i Blacks Rivoli. Il calcio d’inizio è previsto domenica 24 maggio alle 14, al centro sportivo di strada Poligono 34, a San Carlo. Ad aprire l’evento, l’esibizione della Filarmonica Sancarlese. “Giornate come queste fanno bene a tutti – evidenzia il presidente dei musici, Tino Perruccisperiamo sia soltanto l’inizio di una bella collaborazione. Siamo pronti a metterci a disposizione di chi oggi, più che mai, ha bisogno di aiuto”. Al termine della sfida tra le due compagini giovanili, spazio all’esordio di fronte al pubblico amico delle Saette Female American Football Team in un scontro/incontro 5 contro 5. “Subito dopo il terremoto ci siamo chiesti come poter aiutare il Nepal – afferma il presidente dei Blitz, Ferruccio De Bastianie abbiamo pensato ad un pomeriggio dedicato allo sport, dando spazio ai giovani e alle ragazze. Il nostro auspicio è che sia un successo, dentro e fuori dal campo: più pubblico sarà presente, più sarà possibile aiutare i bambini nepalesi e le loro famiglie”. Per l’occasione, infatti, verrà avviata una raccolta fondi a favore del NAAA, da destinare poi agli istituti per l'infanzia gravemente danneggiati dal sisma. “Abbiamo conosciuto il Nepal più di vent’anni fa – conclude la presidente del NAAA, Maria Teresa Maccantie, da allora, abbiamo sempre avuto un legame particolare con il Paese asiatico. Le nostre prime azioni sono state a sostegno delle bambine che si trovavano all’interno di un istituto al confine con l’India, rapite e costrette poi a prostituirsi. Con il passare del tempo sono stati molti gli interventi e oggi, dopo il terremoto, abbiamo voluto avviare due progetti: il primo riguarda l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità per i bambini ospitati all’interno della Children’s Home di Kathmandu; il secondo, invece, prevede la costruzione di bagni pubblici nel villaggio di Goldhunga, dove abbiamo lanciato anche la campagna “Cento euro per un tetto” per poter comprare le coperture in lamiera per le abitazioni in vista dell’arrivo dei monsoni”.