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Il nostro Honduras, la nostra Miss...Sindy Melissa

di Claudia e Roberto Carrara

Il nostro Honduras, la nostra Miss...Sindy Melissa
06 ago 2010

Ci siamo sposati nel Luglio 2000 e, nello stesso mese del 2003, dopo tre anni di vita di coppia e di attesa di figli, per coronare il nostro sogno di una famiglia numerosa, figli che però non arrivavano, abbiamo presentato, entrambi con entusiasmo, la disponibilità al Tribunale dei minori di Torino. Il desiderio di essere genitori adottivi, d'altronde, era sempre stato nei nostri pensieri e desideri.

In realtà, da qui in poi, nonostante i rapporti coi nostri servizi territoriali siano sempre stati buoni e le relazioni nei nostri confronti positive, il nostro iter non è poi stato dei più semplici, ma lungo e complicato, molto di più di quanto avremmo mai immaginato. Così, dopo essere passati attraverso dolorose esperienze, abbiamo ripreso il cammino dell’adozione con molta volontà e fermezza nei nostri propositi. Siamo così approdati a Ciriè al NAAA dove, da subito, ci siamo trovati bene, svolgendo tutti gli incontri e corsi previsti, con molto interesse, ben seguiti da persone qualificate e professionali, tra gli anni 2007 e l’inizio 2008. Nel mese di Aprile di quest’ultimo anno il conferimento dell’incarico e la successiva destinazione...Honduras, un paese del centro-america per così dire “nuovo”, dove l’ultima adozione dall’Italia risaliva al 2003. Abbiamo accettato con entusiasmo questa destinazione. Nel mese di Maggio la preparazione dei documenti richiesti dall’Honduras, completati ai primi di Giugno, poi la chiamata di Cinzia e Sarah, la nostra “corsa” a Ciriè, la proposta di abbinamento, con la visione di una foto scannerizzata di una bimba di poco meno di quattro anni...Sindy Melissa e noi, super felici … in paradiso. Si stava avverando, pian piano, il nostro sogno di diventare finalmente genitori.

Nel mese di Novembre la tanto sospirata ed attesa telefonata di Sarah e l’incontro a Ciriè dove ci è stata comunicata la data della nostra partenza, prevista per la prima metà di Gennaio 2009. A Dicembre la giornata di informazione “paese che vai”, assieme ad altre coppie in procinto di partire per la Colombia. Ora l’Honduras lo sentivamo sempre più vicino. Abbiamo accettato la proposta di un solo viaggio. Tempi previsti di soggiorno per l’espletamento di tutto l’iter adottivo piuttosto lunghi, calcolati grosso modo in circa quaranta - quarantacinque giorni. Per andare da nostra figlia ci saremmo fermati anche due o tre mesi. E alla fine...così è stato.

Passate le festività natalizie, tra un preparativo e l’altro e con la testa già in Honduras, finalmente il 13 Gennaio 2009 il viaggio da casa a Torino, dove, dall’aeroporto di Caselle, di buon mattino, ha avuto inizio la nostra avventura che ci avrebbe portato da Sindy Melissa. A Madrid il primo imprevisto. A causa del maltempo e di un’agitazione dei piloti, abbiam dovuto “pernottare” in terra spagnola tra molti disagi. Finalmente, nella notte, dopo altri ritardi, la partenza ed il lungo ma abbastanza tranquillo viaggio verso la Costa Rica. Poi l’ultimo breve viaggio, su di un piccolo aereo, da San Josè alla capitale dell’Honduras, Tegucigalpa. Stanchi e un po’ stravolti dal fuso orario, abbiamo trovato ad attenderci la referente Adriana con Karla, ma non i nostri bagagli, rimasti a Madrid.Il giorno dopo avevamo già i colloqui all’IHNFA con psicologo ed assistente sociale.

L’incontro avvenuto poi regolarmente, noi ancora un po’ affaticati, ha avuto un buon esito: tante domande per entrambi, ma una buona accoglienza. Nei giorni successivi sono poi arrivati anche i nostri bagagli dalla Spagna. Nel frattempo abbiamo incominciato ad apprezzare il residence dove eravamo stati alloggiati. Un posto tranquillo e sicuro, in una bella zona residenziale, vicina e comoda ai servizi: centro commerciale, farmacia, ristorante, chiesa e oratorio salesiano, che ci ha fatto sentire un po’ come a casa.

Pian pianino avremmo poi conosciuto, sempre meglio, sino a “farla nostra”, questa capitale honduregna, una città sul milione di abitanti, situata a novecento metri circa sul livello del mare, attorniata dalle montagne, con un buon clima, con poca umidità, rispetto all’idea che ci eravamo fatto. Temperatura intorno ai 15- 18 gradi la notte (ma solo nel mese di febbraio) sino ad arrivare sui 25-35 gradi durante le ore più calde della giornata. Con molta emozione ed il cuore pieno di gioia, il 16 Gennaio abbiamo visto all’IHNFA la nostra….miss, nostra figlia Sindy Melissa. “Che bella, che tenera, che piccina”, ci siamo detti; il cuore ci batteva forte ed il fiato ci mancava un pò. Lei, la piccolina, assieme alla signora Delia, che l’aveva presa in carico, dopo pochissimi mesi di vita, ci è venuta incontro, un po’ titubante e con il passo incerto, ma poi ci ha abbracciati dicendoci: ”hola”.

Sabato 17, accompagnati da Adriana, siamo andati a fare gli esami in ospedale poi, la Domenica abbiamo trascorso la prima giornata completa tutti e tre assieme; noi con la nostra meraviglia, un po’ emozionati e felici come non mai. Il lunedì siamo tornati all’IHNFA, dopodiché Sindy Melissa ci è stata affidata ed è tornata a casa con noi, nell’attesa che sentenze varie e iter adottivo facessero il loro corso. Da li in poi è stato un susseguirsi di intense emozioni; un continuo e sempre migliore avvicinamento e attaccamento con la nostra bambina. Un bacino dopo l’altro, una coccola dopo l’altra e tanti, tanti giochi, con Sindy Melissa sempre più divertita e contenta, desiderosa di apprendere e conoscere cose sempre nuove.

Ventiquattro ore su ventiquattro, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, sempre assieme con la nostra meravigliosa bambina. Alla scoperta di posti sempre nuovi, su e giù per la caotica, un po’ insicura ma entusiasmante capitale honduregna. Abbiamo scoperto luoghi incantevoli, anche se in località dove purtroppo regna la povertà estrema, dove tanta gente stenta ad avere il sostentamento quotidiano. Una differenza stridente con il grande benessere, ben visibile in altre zone della capitale. Poi, tra la fine di Gennaio ed i primi di Febbraio, la bella e significativa vacanza, tutti e tre assieme, all’isola di Roatan, rinomata località turistica, con il mar dei carabi e spiagge incantevoli, con la nostra bambina contenta e divertita, tra un bagnetto e una corsetta in riva al mare. Per lei così anche i primi voli aerei, “superati” brillantemente. Tanta curiosità e pochi capricci sui piccoli velivoli. E’ stata una breve ma bella e rilassante vacanza, con Sindy Melissa coccolata anche dal personale dell’Hotel.

Una volta rientrati a Tegucigalpa per completare l’iter adottivo, abbiamo continuato a visitare tante altre mete turistiche veramente interessanti, grazie anche ad Adriana che, specie nei fine settimana, ci ha portato a far conoscere, oltre ai suoi gentili familiari, anche tanti bei posti come la deliziosa Santa Lucia e la “valle degli angeli” o il cosiddetto “ piaccio”, da dove dall’alto si vede, in tutta la sua ampiezza, tutta la capitale, con un grande Cristo che dall’alto “abbraccia” tutta la città.

Nonostante la nostra permanenza proseguisse in modo sereno e tranquillo, cresceva in noi la sensazione, giorno dopo giorno, che i tempi si sarebbero sensibilmente allungati. La nostra permanenza si è infatti protratta, causa lentezze burocratiche e quant’altro, molto più del previsto, nonostante la sentenza di fatto fosse già stata completata nel mese di Febbraio, grazie anche al buon lavoro svolto da Adriana e all’importante contributo di Karla. Noi nel frattempo abbiamo conosciuto anche la numerosa e gentile famiglia di quest’ultima, che ci ha anche ospitato alcune volte nella sua graziosa casa. C’è stato poi un ultimo importante incontro all’IHNFA, con le firme ed il “via libera” da parte della Direttrice di quell’importante organo statale. Poi il successivo documento “nuovo certificato di nascita” di Sindy Melissa, che sembrava non dover arrivare mai, infine il passaporto per il rientro di nostra figlia in Italia, il documento della CAI ed il visto dell’ambasciata italiana a Tegucigalpa, dove abbiamo tra l’altro conosciuto il personale: persone veramente gentili e disponibili.

Così, dopo 76 giorni trascorsi in Honduras, durante i quali siamo stati spesso in contatto con la paziente ed indispensabile Sarah del NAAA, finalmente l’imbarco per il lungo viaggio di ritorno verso casa, avvenuto nella prima mattinata del 30 Marzo. In Honduras era ormai piena estate con un caldo quasi insopportabile. Si è trattato di un viaggio tutto sommato tranquillo.

Siamo atterrati nella tarda serata di martedì 31 Marzo 2009 a Torino, dove abbiamo trovato freddo e pioggia, ma anche amici e parenti desiderosi di conoscere dal vivo la nostra miss. Poi in macchina verso casa dove ci attendevano i nostri genitori felicissimi. Sono stati tanti e tanti giorni in Honduras che sono però serviti molto alla nostra bambina per formare un buon legame con noi: con la sua “mamita” e con il suo “papito”, come ci ha sempre chiamato Sindy Melissa in Honduras. Questo è stato il nostro Honduras, questa è stata la nostra fantastica avventura che ci ha portato dalla nostra splendida bambina Sindy Melissa...miss Honduras, la nostra gioia...nostra figlia.

Vorremmo, tramite questo giornalino e questa opportunità, ringraziare tutti coloro che al NAAA ci hanno aiutato e seguito in questo nostro speciale cammino. Noi siamo stati veramente bene con voi; speriamo anche voi con noi.

Tanti ringraziamenti alla Presidente, a Vanna, Cinzia, a tutte le psicologhe e assistente sociale che con tanta professionalità e dedizione ci hanno aiutato e supportato, e infine, ma non per ultima, anzi, alla piccola grande Sarah. A lei va il nostro sincero particolare Grazie di cuore. Organizzare un’adozione non è mai semplice e facile , tra mille imprevisti che spesso accadono sul paese straniero.

Alle coppie ancora in attesa ci sentiamo di dire: abbiate fiducia nel NAAA e non perdete mai speranza e pazienza. Ed infine l’augurio che tante altre coppie possano presto potersi recare in Honduras per le adozioni. Che questo paese del centro–america possa finalmente aprirsi con continuità anche all’Italia, per tante altre belle significative adozioni.