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COMUNICATO: NEPAL (05/04/2011)

05 apr 2011
Nei giorni 31 marzo e 1° aprile 2011 si è tenuto a Roma un incontro tra una delegazione da rappresentanti del Governo e alti funzionari del Nepal, i vertici del Permanent Bureau della Conferenza di Diritto Internazionale privato de L’Aja e i rappresentanti di 14 Paesi di accoglienza (Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America) ratificanti la Convenzione del 1993.L’incontro, promosso e organizzato dal Permanent Bureau con il supporto della Commissione per le Adozioni Internazionali, è stato determinato dalla necessità di sollecitare e sostenere il Nepal nel processo di adeguamento del proprio sistema normativo e operativo ai principi della Convenzione del 1993, firmata dal Paese asiatico nell’aprile 2009. Le criticità del sistema nepalese, solo in parte risolte dalle nuove norme introdotte nel 2008, avevano determinato le autorità di tutti i Paesi d’accoglienza a sospendere – già dal giugno 2010 – il deposito di nuovi dossier. In particolare, l’attuale sistema non prevede una reale tutela dei diritti dell’infanzia, non garantisce l’accertamento dello stato di abbandono e non assicura il rispetto del principio di sussidiarietà. Il sen. Carlo Giovanardi, presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali, ha aperto i lavori assicurando il sostegno dell’Italia a tutte le iniziative individuate dalle autorità partecipanti al meeting, volte ad accelerare il processo di cambiamento auspicato. Le due giornate di lavoro congiunto hanno portato ad una più chiara reciproca comprensione. In particolare, la delegazione nepalese ha confermato la volontà di aderire al programma di assistenza tecnica offerta dal Permanent Bureau, cui i Paesi di accoglienza porteranno il loro supporto. La delegazione ha altresì illustrato le tappe per una serie di riforme già programmate nelle grandi linee, manifestando il bisogno del Paese di interventi di cooperazione per sostenere la transizione. Al riguardo, i Paesi di accoglienza hanno assicurato la volontà di valutare interventi di supporto. E’ stata comunque confermata la comune decisione di mantenere la sospensione del deposito di nuovi fascicoli, finché il Nepal non avrà raggiunto standard normativi e operativi conformi al “sistema Aja”.E’ stata peraltro espressa alla delegazione nepalese la disponibilità dei Paesi di accoglienza di ricercare soluzioni per i bambini con “bisogni speciali”.fonte: sito della Commissione per le Adozioni Internazionali