Emergenza Nepal: bagni pubblici e coperture per le case
Grazie alle vostre donazioni, il NAAA sarà in prima fila per la ricostruzione a Goldhunga

Grazie alla generosità delle famiglie adottive e di tutte le persone che si sono mobilitate già nelle ore immediatamente successive al devastante terremoto che ha colpito il Nepal, il NAAA contribuirà alla realizzazione di nuovi bagni pubblici e alla copertura delle abitazioni nel villaggio di Goldhunga, nel distretto di Kathmandu.
La ricostruzione è già cominciata ma, dopo che il sisma ha distrutto moltissime case, la popolazione vive ancora sotto i tendoni, tra le macerie e gli escrementi. Le materie prime scarseggiano, così come i beni di prima necessità. L’acqua potabile è assente, mancano anche i servizi igienici. La situazione sanitaria è drammatica: il rischio di epidemia è altissimo. “Il nostro impegno è dedicato a interventi mirati su interventi estremamente concreti – spiega la responsabile Cooperazione e Sviluppo del NAAA, Paola Riccardi – ma molto necessari. Siamo in continuo contatto con il nostro referente che ci aggiorna sulle necessità della popolazione”. Spostandosi poi di qualche chilometro, soltanto negli ultimi giorni – a causa del terremoto – sono arrivati altri ventidue bambini all’interno della Children’s Home di Kathmandu. La richiesta di cibo, acqua potabile e medicinali è in continuo aumento. “La situazione negli istituti nepalesi era già al collasso prima del terremoto – prosegue la Riccardi – e attualmente le organizzazioni che si occupano di infanzia temono che il numero degli orfani possa assumere proporzioni inimmaginabili”. Oltre all’emergenza, inoltre, continuano gli interventi di sostegno a distanza per la scolarizzazione dei bambini. Mai come ora infatti è importante continuare nel nostro sforzo per riportare i piccoli alla loro quotidianità.
Nei giorni scorsi, intanto, sono arrivati i primi aiuti da parte del Governo nepalese, dei soggetti impegnati nella cooperazione internazionale oltre che da molti Stati. Ma, purtroppo, non bastano. “La popolazione si è subito rimboccata le maniche – conclude la presidente del NAAA, Maria Teresa Maccanti – ma c’è bisogno del contributo di tutti affinché si possa presto tornare alla normalità. Bisogna fare in fretta per evitare che possa scoppiare un’emergenza sanitaria: per questo abbiamo già inviato i fondi raccolti in questi giorni per dare un primo aiuto ai bambini e alle loro famiglie”.