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Il sorriso dei bambini per ridare speranza ai malati

La visita del NAAA e dei piccoli del gruppo mini folk di Samugheo all'ospedale oncologico di Cagliari

Il sorriso dei bambini per ridare speranza ai malati
Foto: I bambini del gruppo mini folk di Samugheo all'ospedale oncologico di Cagliari
21 dic 2015

Non può che suscitare gioia vedere trenta bambini in partenza, ognuno con il proprio trolley. Non è una scolaresca, ma è il gruppo mini folk di Samugheo. Dentro la valigia non ci sono i soliti vestiti, ma il prezioso costume di broccato. Ad accompagnarli, oltre ai genitori, il presidente della Pro loco, Gianni Cau; il decano Chiccheddu, ovvero Francesco Cabula, e naturalmente Alberto Macis, l'icona. La meta del gruppo è l'ospedale oncologico di Cagliari. La bellezza, la gioia, l'innocenza dei ragazzi contro il male oscuro che mina la salute delle persone ricoverate. Il brio lascia spazio alla compostezza. Antonio Esposito, Giorgio Garau e Gianni Frongia, responsabili di diverse Onlus, anch'essi volontari, illustrano il programma. Parlano di tumori, malattie da conoscere, combattere e sconfiggere, parlano dell'importanza dell'igiene da osservare, della sofferenza dei ricoverati e dei loro familiari, del sorriso e della speranza che è importante trasmettere. È uno spettacolo particolare, non c'è un palcoscenico, non c'è una piazza: c'è un pubblico diverso. È il momento di Roberto Fadda che, plasmando sapientemente le note del suo organetto, imprime un ritmo festoso, trasformato in elegante danza dai nostri ragazzi ed esibita dentro le camere di degenza, dinanzi agli ammalati. Ecco verificarsi ciò che era negli intenti, ridare luce ai visi spenti, coinvolgere il paziente nel ballo. Succede ancor di più: una paziente, visibilmente sofferente, dedica ai presenti una poesia bellissima, dolcissima e commovente: è la vincitrice del premio Andrea Parodi. I ragazzi donano ai degenti il pane tipico di Samugheo, “su Tzichi”, da tutti molto gradito. Con un sincero augurio di Buon Natale e pronta guarigione si lasciano i reparti dei sette piani dell'ospedale e la delegazione di Samugheo si trasferisce nella sala convegni. Ai giovani rappresentanti del gruppo mini folk giunge il plauso dell'organizzazione, culminato nel dono a ciascuno di loro della “Croce dell'Amicizia tra i Popoli”, di una pergamena ricordo alla Pro loco di Samugheo e di un piccolo omaggio a ciascun genitore presente. Prende quindi la parola il responsabile della sede NAAA in Sardegna, il dottor Antonio Urru, che presenta l'ente, la sua storia e ne sottolinea l'alto senso di solidarietà che caratterizza l’associazione rivolto in particolar verso i più deboli e sofferenti sia nei Paesi in via di sviluppo che nelle realtà in cui viviamo. Il NAAA porta in dono la collana di libri che racchiudono l'esperienza maturata durante le missioni umanitarie in tutto il mondo e i foulard che simboleggiano la sede sarda. Con commovente commiato, l'operato del NAAA e i suoi graditi doni vengono ricambiati con una riproduzione in argento e cristallo di Nostra Signora Madonna di Bonaria, Patrona Massima della Sardegna, tanto cara a Papa Francesco. “Questo è un arrivederci – conclude il dottor Urru – consapevoli di aver scritto solo riga nel libro della solidarietà”.