Nel 2015 cresce il numero dei bambini sostenuti a distanza
Sono stati 322 i minori aiutati dalle famiglie italiane contro i 300 del 2014: un aumento del 7 per cento
Grazie al sostegno a distanza, la vita di un bambino può cambiare per sempre. E non solo a parole. Basta un piccolo gesto, infatti, per donare un sorriso e soprattutto una speranza ai piccoli meno fortunati. Con meno di un euro al giorno il bambino potrà nutrirsi, andare a scuola, avere cure mediche e soprattutto vivere con la propria famiglia. Nel 2015 c’è stata una crescita non solo delle adozioni internazionali, ma anche dei sostegni a distanza. Sono stati 322 i bambini che hanno ricevuto un aiuto attraverso il NAAA, contro i 300 dell’anno precedente e i 314 del 2013: un aumento del 7 per cento rispetto al 2014. La maggior parte dei minori si trovano in Nepal, colpito ad aprile da un violento terremoto: sono stati 117 i bambini sostenuti a distanza. Al secondo posto c’è la Cambogia, con 87 bimbi, mentre al terzo c’è il Vietnam con 33 minori. Seguono l’Ucraina con 25 ed il Perù con 23. Ottima risposta nella Repubblica Democratica del Congo, dove abbiamo iniziato i sostegni a distanza nel 2015, raggiungendo l'ottimo risultato di 16 bambini sostenuti, mentre 11 sono i bambini sostenuti in Togo, 6 in Polonia e ultimo, ma non per importanza, 4 ad Haiti, Paese anche questo aperto nel dicembre 2014. Ci sono ancora tanti bambini che vivono in ogni parte del mondo ed aspettano un aiuto: grazie al sostegno a distanza tanti piccoli, oggi diventati adulti, hanno trovato lavoro e continuano a vivere nel proprio Paese. Una piccola, ma allo stesso tempo grande azione da portare per sempre nel cuore, importante per contribuire a rendere migliore il futuro di un bambino. Curiosate e conoscete i visi e le storie dei nostri bambini che sono in attesa di qualcuno che li aiuti andando sulla nostra pagina web dedicata ai sostegni a distanza: innamoratevi di uno di loro ed aiutatelo a crescere. Vi sarà grato per sempre.