Congo, una formazione "speciale" per le coppie in attesa
Il percorso promosso dal NAAA per l'arrivo dei bambini dal Paese africano
Un percorso di formazione e di accompagnamento specifico, sia per i bambini che per i neo genitori, pensato appositamente per i piccoli arrivati dalla Repubblica Democratica del Congo. Un cammino che parte da lontano, già durante il blocco delle adozioni internazionali, durante il quale nessuna coppia è mai rimasta sola: “Abbiamo preparato due supporti didattico-linguistici per avere uno strumento a portata di mano, utilizzabile anche a distanza – spiega la responsabile Formazione, Claudia Perello – che potesse dare la possibilità di cominciare ad avvicinare due lingue e due stili di vita molto differenti tra di loro e quindi per primo un aiuto ai bambini per affrontare l’aeroporto e il viaggio attraverso una guida ad immagini preparata ad hoc”. Inoltre i piccoli e i loro genitori hanno potuto restare in contatto via Skype, grazie al supporto dell’operatore Paese, Marie Pratz, del referente del NAAA nella Repubblica Democratica del Congo, Justin Ngoie, e dell’assistente sociale, Marie Claire Vingadio. A poche settimane dal loro arrivo in Italia, i bambini hanno ricevuto una piccola guida sulla preparazione al viaggio, che hanno tenuto con sé durante tutto il periodo di attesa. Una volta atterrati a Roma, alcuni bambini e le loro famiglie hanno trascorso pochi giorni in un agriturismo appena fuori dalla Capitale, insieme ai professionisti, tra cui la responsabile dell’equipe psicosociale, la dottoressa Laura Rossi, e alla presidente del NAAA, Maria Teresa Maccanti. “Un’occasione per trascorrere qualche momento insieme prima dell’arrivo a casa – evidenzia la presidente – dal momento che non è stato possibile avere quel periodo di prima convivenza che solitamente c’è nel Paese di origine dei minori”. Ma non solo. I neo genitori hanno avuto a disposizione altre unità didattico-linguistiche inserite nella nuova piattaforma NAAA e-learning, accessibile comodamente sia dal computer che dal tablet. “Materiali utili per cominciare a far comunicare gli stili e le abitudini di vita che ciascuno porta con sé”, conclude Claudia Perello.