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"Un San Valentino davvero speciale"

La storia della famiglia Esposto e del piccolo Alexandr proveniente dalla Federazione Russia

"Un San Valentino davvero speciale"
Foto: Papà Morgan, il piccolo Alexandr e mamma Francesca
18 lug 2016

Quello di un anno fa è stato un San Valentino davvero speciale per Morgan Esposto e Francesca Mengoni. Il 14 febbraio 2015, infatti, sono tornati a casa insieme al loro amore più grande: il piccolo Alexandr. Un percorso cominciato nell’ottobre 2012, quando i due coniugi marchigiani presentano la domanda al tribunale. “All’inizio mia moglie era decisamente più convinta, io ero invece un po’ scettico – racconta Morgan – ma poi, dopo la prima firma, è cambiato tutto”. L’udienza davanti al giudice è del giugno 2013, e il decreto arriva a gennaio 2014. “Abbiamo incontrato quattro enti – proseguono Morgan e Francesca – ma il NAAA ci ha colpito più di altri, persino di quelli che erano decisamente più vicini a casa nostra. L’operatrice Sandra Crowther ci ha conquistato: è stata una questione di pelle, ci siamo sentiti davvero come in una grande famiglia”. Così, a febbraio 2014, i due coniugi marchigiani affidano il mandato al NAAA. “Dovevamo scegliere il Paese – continuano i due – e all’inizio ci sarebbe piaciuto andare in Colombia, ma ci ha fermato sia il tempo di attesa che l’età del bambino. Così ci sono state proposte la Polonia e la Federazione Russa e, alla fine, abbiamo optato per questa seconda destinazione”. A marzo 2014 arriva la prima documentazione. “All’epoca sono rimasto a casa in malattia – ricorda Morgan – e questo mi ha permesso di portarmi avanti con la preparazione dei documenti e, in poche settimane, avevamo già completato il 90 per cento del lavoro”. A giugno 2014 arriva il tanto sospirato abbinamento: il 30, anniversario di matrimonio di Morgan e Francesca, è tempo di partire per la Federazione Russa. “Non vedevamo l’ora – non nascondono i due, rispettivamente 42 e 40 annil’emozione è stata fortissima, quando siamo atterrati a Mosca abbiamo capito che il nostro sogno finalmente si stata realizzando”. E il secondo giorno avviene l’incontro con Alexandr, che all’epoca aveva due anni. “Nell’istituto c’era molto silenzio – ricordano Morgan e Francesca – non si sentiva neppure un bambino. E poi, dalla porta della stanza in cui ci hanno fatto attendere, è spuntato lui”. Il cuore batte a mille. Ma è già tempo di rientrare a casa. Soltanto in due. “La parte più dura è stata sicuramente quella tra il primo e il secondo viaggio – ammettono – sono trascorsi sei mesi e mezzo, ma il tempo sembrava non passare mai. Ci sentivamo spesso al telefono, ma il nostro desiderio era quello di tornare al più presto da nostro figlio”. E a dicembre 2014 viene fissata l’udienza nella Federazione Russa. Ormai il percorso è quasi alla fine. “Tra il terzo e il quarto viaggio è passato pochissimo – dicono ancora Morgan e Francesca – per fortuna è filato tutto per il verso giusto”. Il 14 febbraio 2015 tornano in Italia, tutti insieme. “All’inizio è stata dura, soprattutto per le difficoltà dovute alla lingua. Le vacanze al mare ci hanno aiutato, si è affezionato a noi. Ci teniamo a ringraziare l’ente, che non ci ha mai abbandonato: da soli non ce l’avremmo fatta”, evidenziano. A settembre il piccolo Alexandr inizierà a frequentare l’asilo. E intanto papà Morgan e mamma Francesca stanno già pensando ad un fratellino o a una sorellina. “La Federazione Russa ci manca molto – concludono i coniugi Esposto – tanto che abbiamo già ripresentato la domanda in tribunale. Speriamo possa andare tutto per il verso giusto, in modo da poter presto ripartire e far crescere così la nostra famiglia”.