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"Un anniversario di matrimonio indimenticabile"

La storia della famiglia Dalmasso e della piccola Riya proveniente dal Nepal

"Un anniversario di matrimonio indimenticabile"
Foto: Mamma Caterina, la piccola Riya e papà Franco
25 lug 2016

Era il 12 ottobre 2009, giorno del loro anniversario di matrimonio, quando Franco e Caterina incontrarono la piccola Riya per la prima volta. “Un giorno che, da quel momento, è diventato ancora più speciale”, sorridono i due coniugi della provincia di Cuneo. Da allora sono passati quasi sette anni, ma i ricordi sono ancora impressi nella mente, e soprattutto nel cuore, della famiglia. Un percorso iniziato nel 2005, mentre il decreto di idoneità arriva a Pasqua del 2006. “Era da un po’ che avevamo in mente di intraprendere il percorso adottivo – ammettono Franco e Caterina – e ci siamo confrontati anche con i nostri vicini, che qualche anno prima avevano adottato due bambini in Brasile. Così abbiamo deciso di presentare la domanda al tribunale: prima di ottenere il decreto di idoneità però, un po’ anche per scaramanzia, non abbiamo incontrato ancora alcun ente. Abbiamo partecipato agli incontri di tre diverse associazioni, ma alla fine abbiamo scelto il NAAA perché ci ha ispirato subito fiducia e avevamo la possibilità di scegliere di poter andare in più Paesi”. Franco e Caterina, insieme ai professionisti e agli operatori dell’ente, scelgono di andare in Nepal. “Abbiamo preparato tutti i documenti – raccontano i due coniugi – ma pochi mesi dopo il Paese aveva deciso di bloccare le adozioni internazionali. Ci siamo preoccupati, perché avevamo paura che il nostro percorso potesse interrompersi per sempre. Ma il NAAA non ci ha mai lasciato soli”. Così a maggio del 2009 arriva la tanto sospirata chiamata per l’abbinamento. “Quando abbiamo visto la foto di Riya è stata un’emozione grandissima. La conserviamo ancora oggi e la portiamo sempre con noi”, ammettono con un pizzico di emozione. A settembre dello stesso anno comincia la preparazione per il viaggio, dal momento che la partenza per Kathmandu è prevista a ottobre. E una volta giunti in Asia, dopo un giorno di attesa, Franco e Caterina arrivano in istituto. “L’ho riconosciuta subito – sorride mamma Caterina – era su un terrazzo che ci stava aspettando. Il papà invece, tradito dall’emozione, non se n’era neppure accorto”. E così la piccola Riya, che all’epoca aveva tre anni e mezzo, corre subito in braccia alla sua mamma. “Era timida – scherzano i due coniugi cuneesi – ma anche monella”. Dopo un mese i tre ritornano in Italia. “Una volta scesa dalla macchina ha subito riconosciuto la casa che aveva visto in fotografia – dicono i due genitori – e si è subito ambientata. Dopo pochi giorni aveva già fatto amicizia con molti bambini, alcuni mesi dopo ha iniziato le lezioni danza e a settembre dell’anno successivo ha iniziato ad andare all’asilo”. Da quell’ottobre del 2009 ad oggi di tempo ne è già passato e Riya è già una signorina che a settembre frequenterà la quinta elementare. “Se non fosse stato per la nostra età saremmo già ripartiti per il Nepal – concludono Franco e Caterina, rispettivamente 54 e 53 anniper un fratellino o una sorellina. Ma speriamo di poterci ritornare un giorno, tutti e tre insieme”.