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CIFA e NAAA, dialogo congiunto e autonomo con la neo presidente della Cai, Maria Elena Boschi

Arnoletti e Maccanti: "Il nostro unico interesse è ed è sempre stato l'esclusivo rispetto del diritto del bambino ad avere una famiglia"

CIFA e NAAA, dialogo congiunto e autonomo con la neo presidente della Cai, Maria Elena Boschi
Foto: Maria Teresa Maccanti e Gianfranco Arnoletti
11 ott 2016

CIFA e NAAA, le due storiche associazioni torinesi che da anni si occupano di adozione e cooperazione internazionale, decidono di proseguire in modo congiunto il dialogo con la nuova presidente della Cai, il ministro Maria Elena Boschi, autonomamente rispetto al gruppo di lavoro formato dai 24 Enti firmatari dapprima della lettera al premier Matteo Renzi dell’aprile scorso e da ultimo della richiesta di incontro alla neo presidente della Commissione Adozioni Internazionali. “Il nostro unico interesse è ed è sempre stato l’esclusivo rispetto del diritto del bambino ad avere una famiglia – affermano Gianfranco Arnoletti e Maria Teresa Maccanti, presidenti rispettivamente di CIFA e NAAAalla luce delle recenti fughe di notizie apparse su alcuni settimanali, che paiono neppur troppo velatamente celare altre questioni, riteniamo di poter meglio operare direttamente al fine di fornire il nostro supporto diretto all’azione della presidente Boschi per il pieno ripristino funzionale della Commissione Adozioni Internazionali. Il recente articolo apparso su “Panorama” evidenzia un contrasto tra poteri istituzionali, quando a noi interessa invece fornire ogni supporto alle istituzioni al fine di permettere la ripresa dell’operatività nel settore delle adozioni internazionali, settore ormai da due anni gravemente condizionato nella sua operatività. Riteniamo di poter esprimere in prima persona, con interlocuzione diretta alla presidente Boschi, alla quale già il 23 luglio abbiamo espresso il nostro pieno appoggio al suo operato. Ciò nell’auspicio di un pronto ritorno alle buone prassi ed al completo rispetto delle norme esistenti in materia, a cominciare dal ripristino dell’operatività della Commissione per le Adozioni Internazionali, organo collegiale e non monocratico come invece gestito dalla precedente presidente e attuale vicepresidente, Silvia Della Monica, anche alla luce della preoccupazione crescente che potrebbero gravemente danneggiare sia le attese di familiarità di centinaia di coppie italiane sia i rapporti di cooperazione e di buona creanza istituzionale con alcuni Paesi esteri tra i quali il Vietnam che, a pochi giorni dall’importante ed annunciata visita delle autorità vietnamite in Italia per la valutazione, tra l’altro, degli accrediti all’adozione internazionale ad alcuni Enti autorizzati italiani, ad oggi non ha alcun riscontro da parte dell’attuale vicepresidente”.