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Adozioni, ottenuto il riaccreditamento ad Haiti

C'è l'ufficialità dopo la missione della Responsabile Adozioni, Elisa Azeglio, e dell'operatore Paese, Marie Pratz, nel Paese centroamericano

Adozioni, ottenuto il riaccreditamento ad Haiti
19 ott 2016

Arriva una buona notizia da Haiti: il NAAA ha ottenuto il riaccreditamento come ente autorizzato a operare nel Paese centroamericano per le adozioni internazionali, valido fino alla fine di settembre 2018. All'inizio di agosto la responsabile Adozioni, dottoressa Elisa Azeglio, e l'operatore Paese, dottoressa Marie Pratz, sono state ad Haiti in missione, che aveva come obiettivo principale il monitoraggio dell’attività in loco. C'è poi stata l'occasione di confrontarsi con il referente del NAAA a Port au Prince e con la realtà locale, ma anche di visitare gli istituti che si trovano sia nord che a sud del Paese. Ma non solo: la delegazione NAAA ha incontrato anche Me Guillame, assistente legale dell’IBESR, l'autorità centrale haitiana, e c'è stata l’opportunità di salutare e avere un rapido confronto con la direttrice generale dell’IBESR, Madame Villedrouin. “Le sensazioni avute durante la nostra permanenza ad Haiti sono state molto positive – affermano Elisa Azeglio e Marie Pratz – c'è stata un'ottima collaborazione da parte dell'IBESR”. A pochi mesi dal rientro in Italia, quindi, arriva quindi la conferma della prosecuzione del lavoro ad Haiti: il NAAA è stato, nel 2004, uno dei primi enti ad aver ricevuto l'autorizzazione dalla Cai (la Commissione per le Adozioni Internazionali) ad operare nel Paese centroamericano, ed è accreditato da gennaio 2013. I futuri papà e le future mamme che intendono adottare ad Haiti dovranno essere sposati o conviventi da almeno 5 anni, mentre l'età minima di almeno uno dei coniugi dovrà essere di 30 anni e il limite massimo per gli adottanti è di 50 anni. La procedura adottiva prevede due viaggi e un periodo di convivenza obbligatoria con il minore di almeno due settimane. Dopo l'uragano Matthew che a inizio ottobre si è abbattuto su Haiti, provocando danni enormi e distruggendo il già fragile tessuto sociale haitiano, il NAAA si è messo subito in contatto con i partner haitiani per valutare un intervento nel Dipartimento di Grand'Anse, nel sud del Paese.