Il NAAA in prima fila nella lotta alle discriminazioni
La sede Marche diventa un nodo della rete territoriale promossa da Regione, Ars e Università di Urbino
No alle discriminazioni. Da sempre, ogni giorno, il NAAA promuove azioni antidiscriminatorie non solo attraverso l’adozione internazionale - che risponde ai principi sanciti dalla dichiarazione dei diritti del fanciullo - ma anche attraverso la cooperazione, occupandosi delle fasce più vulnerabili della popolazione. Ora il NAAA è un nodo della rete territoriale “NO.DI. NO Discrimination” contro le discriminazioni. La rete “NO.DI. NO Discrimination” è un soggetto parte dell’Ombudsman. L’Ombudsman deriva dall'esperienza dell'Ombudsman dei Paesi nordeuropei ed èpresente nella maggioranza delle Regioni italiane ed in molte Province e Comuni con il nome e le funzioni di difensore civico. Nelle Marche, l'Ombudsman si articola in tre uffici distinti e svolge, oltre alle funzioni di difensore civico, anche quelle di garante per l'infanzia e l'adolescenza e di garante dei diritti dei detenuti. La rete territoriale contro le discriminazioni etniche e religiose si è costituita nel marzo 2015 ed è composta dalla Regione Marche, servizio Politiche Sociali e Sport; dall’Agenzia Regionale Sanitaria; dall’Università degli Studi di Urbino, dipartimento di Studi internazionali, Storia, Lingue e Culture; e dall’associazione Avvocato di strada, oltre che da 29 nodi appartenenti sia ad enti pubblici che ad associazioni private, tra cui il NAAA. I nodi hanno il compito di svolgere la funzione di informazione, accoglienza, raccolta dei casi, supporto alla valutazione, all'orientamento e accompagnamento della potenziale vittima, e svolgono anche attività di sensibilizzazione ed informazione sul territorio. “Il corso di formazione a cui ho partecipato – spiega Sandra Crowther, responsabile della sede NAAA Marche di Urbino – ha avuto lo scopo di identificare le situazioni che rappresentano oggetto di discriminazione di origine, genere, etnia, religione particolarmente incentrato sull’immigrazione. Sono stati illustrati i contesti in cui più frequentemente si realizzano discriminazioni: la scuola, il lavoro, le istituzioni in genere, l’accesso alle opportunità di inserimento sociale. Un caso riportato è la difficoltà riscontrata da persone immigrate di ricevere l’iscrizione anagrafica o la tessera sanitaria e, a volte, questi vengono loro illecitamente negati. Un’altra situazione riguarda i bandi di concorso rivolti a cittadini comunitari. La normativa europea da tempo ha esteso la partecipazione anche ai cittadini extra comunitari. La rete NO.DI. in diversi casi ha risolto questo problema, segnalando la discriminazione alle istituzioni, appellandosi appunto alla normativa vigente ed ottenendo l’estensione delle categorie degli aspiranti candidati al bando. Un altro contesto è l’ambiente scolastico, dove la situazione degli alunni stranieri è fortemente penalizzata: più del 60% dei minori di 14 anni ha un ritardo scolastico causato da bocciature o dall’inserimento in una classe inferiore. La causa è la mancanza di risorse per un inserimento graduale. Un alunno straniero, infatti, ha molte più forti probabilità di essere bocciato e di abbandonare la scuola”. Le segnalazioni dei casi di discriminazione possono avvenire tramite telefono e fax, oppure compilando il modulo (Form) disponibile sul sito dell'Ombudsman. La segnalazione può essere effettuata da tre soggetti distinti: la vittima, il testimone e – naturalmente - il nodo, quindi anche la sede NAAA di Urbino.