"No alla violenza sulle donne"
Anche il NAAA si unisce all'appello in occasione della giornata internazionale dedicata alle vittime di femminicidio
Sono passati 17 anni da quando, nel 1999, il 25 novembre è stato scelto come giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ma, in Italia, il fenomeno del femminicidio è ancora tremendamente attuale. Sono più di 100 le donne che nel 2016 sono state vittime di violenza. Vittime, spesso, dei loro stessi mariti e compagni. Una donna ogni tre giorni. Donne di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, da nord a sud, dalle città alla campagna. Donne. Soltanto l'altro giorno una donna in Lombardia è stata strangolata dal marito davanti ai figli, doppiamente vittime di questa violenza atroce. E un uomo è stato condannato a 18 anni per aver gettato dell’acido sul viso e sul corpo della compagna incinta. Per fortuna mamma e figlia stanno bene. Davanti a questi episodi bisogna dire ad alta voce che in Italia e nel mondo il femminicidio è una emergenza, che tutti noi dobbiamo modificare i nostri atteggiamenti. Dobbiamo insegnare alle nostre figlie a essere orgogliose di se stesse e a non accettare mai nessuna forma di violenza mascherata d’amore. Dobbiamo insegnare ai nostri figli a rispettare sempre la propria compagna, anche quando non ci vuole più. Bisogna imparare un nuovo linguaggio e non pensare alle donne come a una proprietà. E soprattutto bisogna smetterla di chiamare il femminicidio “tragedia dell’amore”. Qui l’amore non c’entra nulla. Parliamo di violenza, parliamo di odio, parliamo di omicidio. E lo diciamo con il volto delle donne uccise, violentate, bruciate con l’acido proprio da chi le doveva difendere e amare. Lo diciamo con il bel viso deturpato dall’acido di Lucia Annibali, che proprio in questi giorni ha visto la Cassazione confermare la condanna al suo ex fidanzato.
Lo diciamo ad alta voce, non solo il 25 novembre, ma tutti i giorni dell’anno: no alla violenza sulle donne!