Un aiuto concreto ai bambini del Togo
Prosegue l'impegno del NAAA a favore dei minori che vivono nel Paese africano

La scolarizzazione dei bambini, e soprattutto delle bambine, è sempre stata tra gli obiettivi principali del NAAA. Negli ultimi anni l’attività si è rivolta soprattutto ai Paesi africani, dove la situazione è molto grave, tra cui il Togo. Secondo l’Unicef, infatti, il problema maggiore è il lavoro minorile e la tratta dei bambini e dei ragazzi verso i Paesi confinanti o verso la capitale. Molto diffuso - oltre al lavoro nei campi - è quello domestico, che trasforma i bambini in schiavi. Ma non solo: i minori vengono sfruttati anche per l’accattonaggio o per la vendita di piccoli oggetti. Ogni anno sono sempre più numerosi i bambini che spariscono, inghiottiti dal mercato del lavoro minorile o dallo sfruttamento sessuale. Un altro problema segnalato dall’Unicef è la situazione, sempre più diffusa, di minori accolti in famiglie affidatarie e destinati a diventare schiavi domestici. Il sistema scolastico in Togo, soprattutto nelle primarie, è diffuso in maniera capillare. Ogni villaggio ha una scuola e sono numerosissime quelle rurali. Lo Stato ha abolito la retta scolastica nelle scuole primarie, ma rimangono a carico delle famiglie le spese per il materiale scolastico e il pagamento dello stipendio degli insegnanti “volontari”, cioè assunti direttamente dalla scuola con uno stipendio molto inferiore agli statali. Nelle scuole secondarie, invece, è previsto il pagamento di una retta. Sono numerosissimi gli abbandoni scolastici, soprattutto di bambine. Nelle zone rurali spesso i bambini non vengono iscritti, mentre nei villaggi la frequenza è alternata al lavoro nei campi. Così come è frequente la situazione di allievi costretti, durante le ore scolastiche, al lavoro nei campi o alla raccolta della legna a favore degli insegnanti e del direttore. “Nel corso degli anni – spiega la responsabile Cooperazione e Sviluppo del NAAA, Paola Riccardi – abbiamo realizzato numerosi interventi in Togo: abbiamo realizzato laboratori e corsi di formazione negli istituti di Aneho e di Sotouboua, abbiamo sostenuto le spese sanitarie e la scolarizzazione per i bambini affetti dall’ulcera di Buruli e abbiamo sostenuto la scolarizzazione di bambini orfani di uno o entrambi i genitori attraverso il sostegno a distanza”. L’impegno, però, non si ferma qui: grazie al referente del NAAA in Togo, Kwami Obossou, arrivano costanti aggiornamenti in merito ai progressi dei bambini. Oggi, più che mai, c’è bisogno del sostegno di tutti.