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set
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"Il primo abbraccio di Lando? I cinque minuti più belli della nostra vita"

Mamma Marcella e papà Luca raccontano l'arrivo del loro bambino proveniente dal Perù durante la festa di fine estate

"Il primo abbraccio di Lando? I cinque minuti più belli della nostra vita"
Foto: Papà Luca e mamma Marcella con il piccolo Lando alla festa di Rivarossa
19 set 2017

“Quando abbiamo visto Lando per la prima volta lui ci è corso incontro, abbracciandoci forte. Sono stati i cinque minuti più belli e interminabili della nostra vita”. Marcella e Luca hanno la voce rotta dall’emozione mentre raccontano l’incontro con loro figlio in Perù durante la festa di fine estate organizzata dal NAAA. Un’attesa lunga appena un anno. “Era il 21 gennaio del 2016 quando abbiamo affidato il mandato all’ente – proseguono i due neo genitori e il 21 dicembre abbiamo ricevuto la tanto attesa telefonata da Sarah Cavagliato, l’operatore Paese: non potevamo avere un regalo di Natale migliore”. Pochi giorni dopo, i due partono per il Sud America e il 21 gennaio 2017 incontrano il loro bambino. “Non abbiamo avuto alcun tipo di sorpresa, anzi. Quello che ci era stato prospettato dal NAAA, sia a livello di costi che di attesa, è stato rispettato alla lettera. La formazione è stata fondamentale, a partire dal corso sugli special needs che ci ha permesso di confrontarci con il nostro medico e di farci trovare preparati, per quanto possibile, ad ogni tipo di evenienza. Siamo stati molto fortunati – proseguono Marcella e Luca – perché Lando era lì che ci aspettava: nel viaggio verso l’istituto siamo stati accompagnati da una rappresentante del Mimp ci ha detto che avevano proprio bisogno di una coppia come la nostra per Lando. I primi quattro giorni abbiamo fatto avanti indietro dalla casa all’istituto, ma è stato piacevole. Oltre a Lando c’erano undici bambini, a cui è rimasto molto affezionato. Abbiamo tante foto di quando era piccolo: nella sua stanza ci sono due album con le foto dei compleanni e dei suoi amichetti. Lando ha una memoria formidabile, si ricorda tutto quello che ha fatto: per questo teniamo un diario sul quale prendiamo appunti per non dimenticare tutti i momenti della sua infanzia”. I cinquanta giorni passati a Lima volano via d’un fiato. “Abbiamo realizzato un calendario – raccontano ancora i due neo genitori – in cui abbiamo deciso di appuntare tutto quello che abbiamo fatto insieme a nostro figlio. Per fortuna Lima è una città grande, che offre molte attrazioni. Tra una pratica e l’altra, abbiamo fatto i turisti. I primi giorni sono un po’ come una bolla, si vive davvero in un mondo a parte. Quando non si è ancora arrivati sul posto, è normale pensare che cinquanta giorni possano essere lunghi, ma come ci aveva già detto una mamma che aveva già affrontato questo percorso prima di noi, consigliamo a nostra volta di goderseli a pieno. Un grazie va al referente Hugo Sanchez, che è stato un vero e proprio angelo custode”. Lando, che quando ha incontrato i suoi genitori aveva cinque anni e mezzo, oggi frequenta l’ultimo anno di asilo. “La scuola è vicino a casa – conclude mamma Marcella – e appena arrivati in Italia abbiamo iniziato a portarlo per qualche ora al mattino, in modo che potesse iniziare a fare amicizia con gli altri bambini e imparare la lingua. Ma i momenti più belli li abbiamo passati questa estate: una volta arrivati a casa si è un po’ travolti dagli eventi e non si riesce a seguire tutto come si vorrebbe, ma durante le vacanze al mare Lando si è rilassato molto, grazie al fatto che per due settimane abbiamo potuto passare finalmente 24 ore su 24 tutti e tre. E’ stato un po’ come un giro di boa, un nuovo inizio del nostro cammino insieme”.