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Festa della Donna: "Oltre alle mimose, portate anche il rispetto"

Accesso all'istruzione, parità di retribuzione per lo stesso lavoro, accesso a posti di responsabilità nelle imprese e nella politica nonché protezione dalla violenza: basta disparità tra i generi

Festa della Donna: "Oltre alle mimose, portate anche il rispetto"
07 mar 2018

Accesso all’istruzione, parità di retribuzione per lo stesso lavoro, accesso a posti di responsabilità nelle imprese e nella politica nonché protezione dalla violenza. Basta disparità tra i generi: l'8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna. Il cambiamento, però, deve essere soprattutto culturale: non ci potrà essere vero sviluppo senza parità e pieno riconoscimento del valore della donna. Nonostante la tutela dei diritti della donna sia tra le priorità indicate dalle istituzioni, tra cui anche l'Unione Europea, purtroppo i dati dimostrano come le molestie e le violenze sessuali siano all’ordine del giorno: in Italia i femminicidi non sembrano arrestarsi (secondo Eures, sono state 114 le vittime nel 2017), mentre le molestie travolgono settori come il cinema e persino le Ong. E poi ci sono ancora milioni di donne che – soprattutto nei Paesi in via di sviluppo – non hanno acqua e cibo per sé e per i propri figli, vivono in luoghi in cui la guerra è permanente, non hanno medicine per curarsi. Oggi, tutti quanti, adottiamo una mimosa come fiore simbolo della giornata. Un'idea tutta italiana: nel 1946 furono Rita Montagnana e Teresa Mattei, attiviste dell'Unione Donne Italiane, a indicare nella mimosa il fiore perfetto per l'occasione. Per questo la Festa della Donna deve essere anche e soprattutto un momento di riflessione e di rivendicazione. “Uomini, oltre alle mimose portate anche il rispetto”.