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Giornatadellaccoglienza, buona la prima

Grande la partecipazione all'iniziativa di sabato 24 marzo a Urbino dedicata ad adozione e affido

Giornatadellaccoglienza, buona la prima
Foto: La psicologa Selena Astuni e Sandra Crowther, responsabile della sede Marche del NAAA
27 mar 2018

le persone che, sabato 24 marzo allo spazio “La Data” di Urbino, Orto dell’Abbondanza – Borgo Mercatale, hanno preso parte all’iniziativa nata con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’accoglienza in adozione e affido familiare. Un evento riuscito, promosso da ATS IV – Urbino Comune capofila e da NAAA Onlus, ente autorizzato all'adozione e alla cooperazione internazionale, in collaborazione con il centro di ascolto e di gioco per minori “Pippi Calzelunghe” di Fano, la Caritas Diocesana di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado, il centro Ibis servizi per la famiglia, la Croce Rossa Italiana – Comitato di Urbino, il CSV – Centro Servizi Volontariato di Pesaro e Urbino, l’associazione Papa Giovanni XXIII, l’associazione Famiglie per l’Accoglienza, l’associazione I Colori dell’Adozione, con il patrocinio di Asur AV1, Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e Accademia della Risata. E proprio quest’ultima associazione ha aperto i lavori, proponendo un momento esperienziale durante il quale tutti i presenti sono stati coinvolti a sperimentare attraverso il “gioco” le fasi di costruzione della relazione con “l’altro”, come ad esempio la fiducia, la comunicazione, l’empatia. La giornata è stata moderata da Sandra Crowther, responsabile della sede Marche del NAAA: “L’accoglienza è un luogo, un luogo dove incontriamo l’Altro. L’Altro che porta la propria estraneità, ma anche l’Altro ci riguarda sempre. Spesso si parla di rete. Ma cosa significa? Questa giornata è la dimostrazione che la rete siamo noi, attraverso la nostra partecipazione”. Tanti gli interventi, davvero ricchi di contenuti. “La sensibilizzazione – ha evidenziato la dottoressa Selena Astuni, responsabile del centro Pippi Calzelunghe di Fano e collaboratrice del NAAA – parte proprio dalla conoscenza di chi ha subito un abbandono o una separazione prematura dalla famiglia di origine, un minore che ha bisogno di essere accolto, sostenuto, incluso in un legame particolare che soltanto la famiglia, come nucleo di desiderio, riesce a donare”. Nel corso dell’iniziativa c’è stato spazio anche le testimonianze dirette, come quelle promosse da "I Colori dell’Adozione", associazione di auto mutuo aiuto, e delle famiglie affidatarie delle associazioni Famiglie per l’accoglienza e Papa Giovanni XXIII, oltre che quelle dei presenti tra il pubblico. “Vista la partecipazione così viva – conclude la Crowther – abbiamo deciso di richiamare le famiglie per un incontro in programma sabato 21 aprile: sarà più informale, ma vogliamo consolidare tutti quei contenuti proposti dalle famiglie stesse durante la giornata del 24 marzo”.