Sardegna, XX Sagra del Pane
I volontari NAAA in prima fila in occasione dell'evento
Al centro della Sardegna, Samugheo, autentico Borgo d'Italia, con origini risalenti al neolitico, rappresenta oggi la realtà che con sapienza e sentimento, la sua collettività mantiene e tramanda il suo ricco patrimonio culturale. Capitale dell'artigianato tessile isolano, i manufatti realizzati al telaio e magistralmente rappresentati nel MURATS, Museo Unico Regionale dell'Arte Tessile, ha saputo attrarre l'attenzione della indiscutibile competenza del Principe Karim Aga Khan IV. Arazzi, tappeti e coperte, realizzati a Samugheo sbarcano nelle metropoli americane e non sfuggono al New York Times. Non sono da meno le ancestrali maschere Mamutzones, rappresentative della passione e morte di Dionisio, Dio della vegetazione. Le sembianze zoomorfe, la danza, il ritmo di grossi campanacci e l'ora tarda, creano un'atmosfera a dir poco inquietante. Come i tappeti, anche i Mamutzones hanno abbattuto tutti i confini, sbarcando ovunque!
Ma nel mese di Settembre, da 20 anni a Samugheo entra in scena il Pane. L'associazione "Su Tzichi", cui collabora un pool di Associazioni di volontariato, propone la "Sagra del Pane". Riconosciuto come uno degli eventi più importanti ed attesi in Sardegna, vede il patrocinio della Regione e della Fondazione di Sardegna. Il NAAA è in prima fila con il team capeggiato dal nostro Referente regionale Tonino Urru e da una ventina di altri nostri volontari. Per l'occasione vengono riaperte vecchie case e cortili e riattivati antichi forni. Non molto dopo la mezzanotte le "Massaie" avviano quella che è una vera e propria arte della panificazione. Semola, lievito madre, sale e acqua, semplici elementi che abili mani trasformano in opere d'arte "Su Tzichi", che indorandosi nei vecchi forni a legna, libera fragranza e sapori che nessun palato può sfuggire!
"Questa sapienza, in occasione della XX edizione - spiega Urru - abbiamo voluto portarla nelle scuole e con grande sensibilità Dirigenza e Docenti hanno accolto. Con grande entusiasmo e attenzione, i ragazzi hanno dapprima ascoltato e seguito la procedura per poi dar luogo alla "loro tecnica". Tutti si sono voluti portar via come souvenir il loro Tzichi. L'augurio è che per le prossime edizioni siano anche loro fautori del perpetuarsi della nostra cultura e tradizione". Domenica 30 Settembre, la cittadina del Mandrolisai, nell'alto oristanese, è stata invasa da migliaia di visitatori provenienti da tutta la Sardegna, dal continente e persino dall'Argentina. "Abbiamo individuato un percorso lungo le antiche vie del paese - spiega il Presidente dell'Associazione "Su Tzichi" Ottavio Pinna - con ben 37 siti da visitare, dove poter degustare i prodotti tipici locali, dal pane ai dolci, dalle carni ai salumi, dal formaggio al vino". Non poteva mancare l'intrattenimento musicale con l'esibizione del Gruppo Mini Folk Proloco e dei piccoli Mamutzones in cui risaltavano gli occhi a mandorla di Giada e Francesco rispettivamente. Stanche, Nella e Cinzia si dicono però soddisfatte perchè il loro impegno, oggi come l'anno scorso, permetterà coi proventi economici di sostenere qualche bimbo in più! Palesa grande soddisfazione anche Mario Loi, volontario della Polisportiva, che si è fatto carico di tutta la progettazione e sicurezza della sagra che ha segnato un nuovo record. Un ringraziamento a tutti i volontari intervenuti, lo esprime il rappresentante della sede sarda del NAAA e a tutti dà appuntamento al Settembre 2019.