09
giu
2023
  • NAAA App
NAAA Onlus

A quando la fine del lockdown nei Paesi dell’adozione internazionale?

Per una ripartenza alle adozioni internazionali occorre il termine della quarantena non solo in Italia ma anche nei Paesi di provenienza dei minori

A quando la fine del lockdown nei Paesi dell’adozione internazionale?
29 apr 2020

Mentre in Italia un primo allentamento del lockdown è fissato per il 4 maggio, con la ripresa di alcune attività, nei Paesi in cui operiamo la situazione è molto eterogenea: molto dipende dalla curva dei contagi da Covid-19 e dalla possibilità degli stessi paesi di far fronte all’emergenza sanitaria. I nostri operatori Paesi, costantemente in contatto con i referenti esteri, informano puntualmente le famiglie sulle misure di sicurezza adottate dai singoli Paesi e sulla possibile riapertura all’adozione internazionale.

Sia in Ucraina che Bulgaria la quarantena è stata prorogata fino al 13 maggio con divieto generale di ingresso nei territori a qualunque straniero, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato. “In Ucraina – spiega Vanessa Leoncini, operatrice Paese - la referente ci informa che, successivamente a tale data, dovrebbero consentire la riapertura di negozi, mercati, bar, attività commerciali. Il numero del malati sta iniziando a calare ma gli aeroporti continuano ad essere chiusi. Il Dipartimento per le Adozioni di Kiev ha riaperto gli uffici legati all’attività della consegna delle pratiche e altri documenti ma la restante parte delle attività, il rilascio degli inviti per le coppie e gli appuntamenti, è ancora sospesa. In Bulgaria – continua l’operatrice Paese - la referente ci riporta una situazione simile a quella Italiana: le persone sono in quarantena in casa e gran parte delle attività sono chiuse ed è possibile uscire solo con l’autodichiarazione. Nei prossimi giorni dovrebbero dare il permesso di poter fare uscire i bambini, accompagnati da un solo genitore per un’ora al giorno nei parchi delle città, sempre rispettando i requisiti di sicurezza personale e la distanza di due metri e mezzo. Il Ministero della Giustizia non sta lavorando: è ancora tutto sospeso fino a data da destinare, ci sono pochissimi funzionari che, per quanto possibile, stanno lavorando da casa.”

Rispetto ad altri Paesi in Vietnam i numeri del contagio sono contenuti: 270 i casi positivi di cui 222 guariti. Attualmente i casi in trattamento sono 33 e la maggior parte di essi sono sia cittadini vietnamiti che stranieri, tutti provenienti dall’estero. “Ad Hanoi e in altri villaggi isolati la quarantena prosegue, anche se in modo meno restrittivo – spiega Leonciniil referente in loco ci informa che alcuni ristoranti e attività commerciali hanno riaperto, in alcune province remote i bambini hanno ricominciato ad andare a scuola. Negli ultimi 12 giorni non si sono verificati nuovi casi positivi a parte, alcuni giorni fa, due cittadini vietnamiti che sono rientrati a casa da un viaggio all’estero, ma sono stati messi subito in quarantena preventiva. Ad ogni persona che viene dismessa dall’ospedale - conclude l’operatrice Paese - viene rilasciato un certificato che conferma l’avvenuta guarigione da Covid-19.

Dal Sud America, anche se abbiamo date precise sul possibile termine del lockdown, i referenti esteri sono cauti nel confermare che, dopo tali date, si possa riprendere una normale attività. “In Honduras spiega l’operatrice paese - il lockdown è confermato fino al 3 maggio, ma molto probabilmente si andrà oltre a questa data. Il blocco delle attività è molto severo e prevede che ogni persona possa uscire solo in un giorno stabilito a settimana e per pochissime ore. Difficile immaginare, in un contesto del genere, la presenza di persone estere. In Perù la quarantena è prevista invece fino al 10 maggio ma anche in questo caso il nostro referente prevede un prolungamento dei tempi vista la situazione complicata del Perù. Per quanto riguarda la Repubblica Dominicana – conclude l’operatrice paese - il lockdown è confermato fino al 4 maggio.

Dal continente africano riceviamo notizie dalla Repubblica del Congo (Brazzaville) “E’ previsto il lockdown fino al 10 maggio – spiega l’operatrice paese Marlene Rocchietti - tutte le attività sono sospese ad accezione di quelle essenziali, come farmacie e alimentari, oltre a qualche banca.”

Attendiamo dunque ulteriori sviluppi dei Paesi ricordando sempre che, come l’Italia, hanno e stanno subendo gravi perdite umane a causa del coronavirus. La fine del lockdown non sarà da intendere come la fine dell’epidemia: saranno attivate misure di sicurezza anche dopo i blocchi attuali che dovranno essere rigorosamente rispettate per salvaguardare vite umane.