Ricordo gli odori e i sapori del mio villaggio; l'odore di grotta, di muschio del pozzo dietro casa di Nonna, l'acqua era fresca fresca e sapeva di pietra...
Le "cartoline" raccontate e illustrate in questo libro sono state il frutto di un lavoro intenso, appassionante, profondo che ho potuto sviluppare attraverso gli incontri di post-adozione con una bimba di nome Rekha. ‘Cartoline’ che ho raccolto, durante i colloqui a tu per tu con Rekha da sola, in altri momenti con la sua mamma e il suo papà. Attraverso una tecnica di intervista non strutturata, che privilegia il disegno, l'immagine fotografica e servendomi di approcci ludici, attraverso anche il gioco simbolico ho potuto avvicinarmi ai ricordi di Rekha, arrivata in Italia, a sei anni circa. E' stato un percorso dove abbiamo affrontato anche ricordi delicati ma sui quali sia Rekha che i suoi genitori hanno saputo lavorare con grande umiltà, serenità e disponibilità. Voglio ringraziarli dunque per questa collaborazione ma soprattutto ringrazio Rekha che mi ha donato emozioni davvero profonde, vere e spontanee, che mi aiuteranno a saper cercare, cogliere con più competenza dentro gli altri piccoli che, come lei, posseggono scrigni di ricordi, conoscenze ed emozioni davvero inestimabili.
Vi vogliamo regalare alcuni spunti e farvi venire voglia di questo scrigno che è ‘La Strada d’acqua’. Ad esempio dalla cartolina ‘Il mio villaggio, in Nepal, è disegnato da una strada d'acqua. E' infatti attorno al fiume che sono nate le case e, grazie al fiume, si coltivano i campi e gli animali possono bere… ‘ sono state illustrate ben 5 tavole. Si è ricostruito il villaggio non solo attraverso le memorie sensoriali di Rekha ma anche secondo una ricerca che ha catturato alcune informazioni anche da studi antropologici e così si sono potuti sviluppare degli spunti didattici, interculturali che possono essere anche utilizzati a scuola! Invece da quest’altra cartolina ’Mangiavamo tutti insieme, seduti per terra in cerchio. Ricordo le grida degli uomini nei campi per sgridare i bufali, le chiacchiere delle donne che lavavano i panni vicino al canneto. Quando era ora di pranzo si sentiva l'odore delle frittelle di latte di bufala, zucchero verde e riso; le galline che volevano mangiarci nelle ciotole ed il Nonno …’ E' stato illustrato un percorso che presenta i tipi di coltivazioni del villaggio (la pianta del riso, del mais, del miglio …), quindi i mestieri nei campi (la raccoglitrice di miglio …), gli attrezzi usati (dunque la macina del grano, quella del miglio, gli strumenti per la trebbiatura del riso …) e infine i cibi. Tutto illustrato e soprattutto fedelmente ricostruito come nella realtà.
Concludo così: '...con le tante "cartoline" raccontate da Rekha, ci auguriamo di trasmettervi i suoi occhi che ridono, il suo gesticolare festoso, la sua frenesia nel fermare quel particolare, il suo candore di bimba nel credere che anche gli odori, si possono raccontare'. Questo villaggio è nepalese ma dentro il villaggio di Rekha si possono ritrovare i bimbi di tutti nostri Paesi.
Speriamo proprio che questo libro regali la libertà anche ad altri piccoli di farvi sentire gli odori del cibo, dell'acqua, dell'argilla e dell'alba che nei loro scrigni conservano, ancora e per sempre.
Progetto editoriale a cura di: Cinzia Fabrocini Format narrativo e testo a cura di: Enrico Girardi Illustrazioni a cura di: Valeria Pavese Elaborazione grafica e impaginazione a cura di: ideazione s.r.l. in collaborazione con Alberto Castello Anno di pubblicazione: 2005 Formato: 20x20 cm Pagine: 30
Il ricavato di questa pubblicazione sarà devoluto a favore di progetti di cooperazione e sviluppo che N.A.A.A. sta portando avanti nel mondo.